Lettura di dicembre

La lettura di questo mese è la traduzione di un dettato di Hölderlin, tratto dai Turmgedichte. La traduzione è preceduta da una breve nota introduttiva in cui si pone l’accento sul senso dettatico dell’apparire della natura nella Dichtung del poeta tedesco. Il dettato canta l’ingenuità del genio — richiamata nella terza strofa e nel distico finale della quinta strofa di Wie wenn am Feiertage… (si veda la Lettura di novembre; a tal proposito, segnaliamo che, in occasione della pubblicazione della presente Lettura, la traduzione di Wie wenn am Feiertage… è stata emendata al quinto verso della settima strofa).

Hölderlin – Il genio della natura 

Lettura di novembre

La lettura di novembre è la traduzione dell’inno Wie wenn am Feiertage… di Friedrich Hölderlin. Tale versione è il portato di un lavoro seminariale di Gino Zaccaria, tuttora in corso, che ha tra i suoi riferimenti l’interpretazione che Martin Heidegger dedicò all’inno in questione in una conferenza intitolata, appunto, “Wie wenn am Feiertage…”, tenuta in più occasioni negli anni 1939 e 1940, e pubblicata nel 1941 da Niemeyer a Halle a. d. Saale.

Hölderlin – Wie wenn am Feiertage…

Parvis Emad – Translation and Interpretation

Emad_Copertina

Zeta Books has just published Parvis Emad’s new book, “Translation and Interpretation. Learning from Beiträge. The volume consists of six essays, whose focus and hermeneutic core is Heidegger’s seminal text Beiträge zur Philosophie (Vom Ereignis), the treatise that explicitly inaugurates being-historical thinking. As the book makes clear, what is to be learned from Beiträge is precisely the new sense of interpretation and translation that emerges within being-historical thinking. In fact, this thinking is itself interpretive and translative in an unheard-of sense. Thus, the exercises of interpretation and translation that compose this book are themselves enactments of being-historical thinking, and therefore paths and crossings to other onset.

Here you can download the “Table of Contents”, the “Foreword” and the “Preface” of the book.

Lettura di ottobre

Come lettura di questo mese proponiamo un testo di Luca Carbone, intitolato “La critica dell’evento”. Si tratta di un articolo apparso sul quotidiano “il Paese Nuovo” lo scorso 8 settembre, al quale, per l’occasione di questa ripubblicazione, l’autore ha aggiunto un breve cappello introduttivo. L’articolo originale può essere scaricato qui.

Riguardo al modus operandi di Emmanuel Faye, di cui tratta l’articolo proposto, segnaliamo, in guisa di piccolo parergon, questo video, che ci pare assai istruttivo sul tema.

Carbone – La critica dell’evento

 

Audio del seminario “L’arte e lo spazio”

È da oggi disponibile, nella sezione Audio e Video, la registrazione audio di un seminario, in quindici lezioni, intitolato L’arte e lo spazio (prima parte: spazio, tempo, essere), tenuto da Gino Zaccaria, nella primavera del 2012, all’Università Bocconi. Il seminario verte essenzialmente su alcuni passi della Fisica di Aristotele dedicati all’essenza della physis, del topos e del chronos, e si conclude con il chiarimento del tempo originario nel senso di Heidegger. (Per l’ascolto, sarà utile riferirsi alle letture “Sofocle – Il tempo” e “Aristotele – Sul luogo”.)

Lettura di settembre

La lettura di settembre è la traduzione commentata di tre frammenti di Sofocle sul tempo. Parte del lavoro teoretico che sta alla base di questa lettura sofoclea è presentato nei volumi Dasein : Da-sein (si veda in particolare la sezione IV del Primo capitolo) e L’inizio e il nulla.

Il tempo di Sofocle

Segnaliamo inoltre la nuova versione della lettura dello scorso aprile, dedicata al topos in Aristotele. La traduzione di alcuni passi della Fisica è ora affiancata dall’originale greco.

Il topos in Aristotele

A proposito di un articolo di Maurizio Ferraris

Pubblichiamo un commento a un articolo uscito sul Manifesto l’8 luglio scorso in cui Maurizio Ferraris – rotti ormai tutti gli argini – sposa in toto e rilancia le tesi di E. Faye sull’ultra-nazismo di Heidegger. Il testo di Ivo De Gennaro e Gino Zaccaria si intitola Sub-metafisica della realtà e pensiero dell’essere (a proposito di un intevento giornalistico di Maurizio Ferraris). E’ la lettura di eudia del mese di agosto.

De Gennaro, Zaccaria — Sub-metafisica

 

Libro bianco – aggiornamenti

Il libro di E. Faye Heidegger [cioè]: l’introduzione del nazismo nella filosofia ha fatto la sua apparizione da un paio di mesi nelle librerie italiane. Se escludiamo un paginone sul Corriere e uno sgangherato intervento di un accademico in vena di regolamento di conti, il libro non ha provocato grandi reazioni. Nulla rispetto al clamore isterico suscitato dal libro di Farías o dalle versioni romanzate della vicenda “Heidegger e Hannah Arendt”, ma soprattutto nulla in confronto a quanto avvenuto in Francia – dove peraltro la natura interamente diffamatoria (e vagamente paranoica) del libro è stata persino dimostrata in un apposito contro-libro. Forse, per usare il linguaggio degli investitori, il mercato italiano della calunnia aveva già “scontato” l’apparizione di una versione così al ribasso della vecchia storia sul “nazismo di Heidegger”. O forse i lettori italiani hanno iniziato a leggere Heidegger – in barba a quello che pensa Leopardi nella nostra Lettura di luglio sulla capacità degli Italiani di leggere attentamente?

Accedi qui alla versione 1.1 del Libro bianco – Heidegger e il nazismo sulla stampa italiana, con i recenti “contributi” dei cantori italiani di Faye.

Alcuni testi dagli Scritti politici di Heidegger sono a disposizione qui.

La donna che non si trova

La lettura di luglio di eudia è la Canzone Alla sua donna di Giacomo Leopardi, preceduta dal preambolo che, nel 1825, lo stesso Leopardi antepose alla ristampa delle Annotazioni alle Canzoni sulla rivista “Il Nuovo Ricoglitore” di Milano. Offrendo le sue opere al lettore, il Poeta avverte: “se non si leggono attentamente non s’intendono: come se gl’Italiani leggessero attentamente”.

Leopardi – La donna che non si trova

Lettura di giugno

La lettura di giugno è una nota di Jürgen Gedinat dal titolo “Ankommen”. Un passaggio centrale suona: “Quanto più diveniamo incapaci di giungere a destinazione, tanto meno ci mettiamo in cammino … chi non sa giungere a destinazione, non è raggiungibile da alcunché — non ha avvenire.” Altri testi di Gedinat, in tedesco e in francese, sono scaricabili qui. La sua pagina dedicata alla filosofia dell’economia globale si trova qui.

Gedinat – Ankommen