Eudia, annuario di pensiero, poesia e arte, nasce sotto il segno delle cinque vocali, ovvero dei più elementari suoni della lingua madre. La figura delle cinque vocali ci ricorda che il pensiero si genera sempre nell’elemento della parola, e che, nel pensiero, restiamo sempre allievi della “scuola elementare” della lingua. Così, solo restando allievo in questo peculiare senso, l’uomo può divenire autore “del” pensare.
In una pagina del Convivio nella quale discute l’etimologia della parola “autore”, Dante scrive:
“Questo vocabulo, cioè ‘autore’ … può discendere da due principii: l’uno si è d’uno verbo molto lasciato da l’uso in gramatica, che significa tanto quanto ‘legare parole’, cioè auieo. E chi ben guarda lui, ne la sua prima voce apertamente vedrà che elli stesso lo dimostra, che solo di legame di parole è fatto, cioè di sole cinque vocali, che sono anima e legame d’ogni parole, e composto d’esse per modo volubile, a figurare imagine di legame. Chè, cominciando da l’A, ne l’U quindi si rivolve, e viene diritto per I ne l’E, quindi si rivolve e torna ne l’O; sì che veramente imagina questa figura: A, E, I, O, U, la quale è figura di legame.”
La figura di legame resta la figura guida di Eudia, annuario di pensiero, poesia e arte.