Saggio | La poetica di Heinrich Heine

In questo saggio, Simone Furlani ricostruisce le strutture fondamentali della poetica di Heinrich Heine a partire dall’Introduzione al Don Chisciotte che egli scrisse nel 1837. Il testo di Heine è molto breve, ma molto denso sotto il profilo dell’esposizione dei propri presupposti estetici e della collocazione della propria opera all’interno della storia della letteratura. Così come Cervantes ha demistificato il romanzo cavalleresco, Heine vede se stesso come colui che demistifica la poesia e la letteratura romantiche.

Profondamente consapevole della novità del suo poetare, Heine critica la retorica, il simbolismo dogmatico e le “fantasticherie” del Romanticismo, evitando tuttavia di abbandonarsi a un realismo positivista altrettanto dogmatico.

Il presente saggio mostra come tale risultato possa essere ottenuto soltanto mediante un’autoironica demitizzazione dell’arte che, tuttavia, non mortifica affatto la propria forza estetica; al contrario, essa produce uno dei vertici della poesia tedesca moderna e contemporanea. In coda al saggio viene fornita una nuova e completa traduzione dell’Introduzione di Heine al capolavoro di Cervantes.

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Moritz Daniel Oppenheim, Der Dichter Heinrich Heine (1831)

Furlani — L’Introduzione di Heine al Don Chisciotte