Il 26 agosto si è spento all’età di 92 anni Raimon Panikkar. Lo ricordiamo soprattutto come un uomo la cui vasta erudizione non ha mai infirmato la schietta e profonda umanità. Un’umanità che ha conferito al suo prodigioso andirivieni tra la lingua dei vedas e le lingue occidentali una grazia e una sobrietà particolari. Forse per questo Heidegger, a cui lo univa un’intensa reciproca simpatia, gli dedicò il dettato Die Sprache – La lingua madre. Eudia lo ricorda con la lettura di settembre: la traduzione di un suo breve saggio su Parola e silenzio.
A word is dead
When it is said,
Some say.
I say it just
Begins to live
That day.
a
(Emily Dickinson)
a