Prosegue la lettura di passi scelti dallo Zibaldone di Giacomo Leopardi. Nei quattro brani che compongono la lettura di marzo, il poeta espone l’elemento nel quale si stanzia il “vero e perfetto filosofo”: è la capacità di sentire “il poetico della natura”. Ma avverte che “questa qualità è la più rara e strana che si possa concepire”, e che di “vero filosofo” “appena ne sorge uno ogni dieci secoli, seppur uno n’è mai sorto”.