Essay | Heidegger’s Interpretation of Plato’s Cave Allegory and Theaetetus

Bogdan Minca‘s essay “Heidegger’s Interpretation of the Platonic Cave Allegory and Theaetetus (1931/32) as an Early Indication of Kehre and Ereignis” focuses on the lecture course The Essence of Truth, published as volume 34 of the Gesamtausgabe. The author interprets this text as the earliest document of a fundamental hermeneutical shift in Heidegger’s way of reading the thinkers of our tradition. This shift, in turn, coincides with the elaboration of the thinking of Ereignis that is first stated, in an extensive manner, in Beiträge zur Philosophie. However, the ground for that thinking, Minca suggests, is in fact prepared in the lecture course on Plato, which, as a consequence, can be considered as “a tacit elaboration of Ereignis with the help of Platonic thinking.”

Left: Athena and Heracles on an Attic red-figure kylix, 480–470 BC

Minca – Heidegger’s Interpretation of the Platonic Cave Allegory and Theaetetus (1931/32) as an Early Indication of Kehre and Ereignis

Kurz-Essays | Die Innovation und ihre Räume

Die hier veröffentlichten Texte thematisieren zwei unterschiedliche, jedoch verwandte, weil unsere Epoche auszeichnende Phänomene. Die Skizze von Jürgen Gedinat handelt von der systematischen Innovation (in ihrem dynamisierenden Grundzug) und der damit verbundenen Idee der Nachhaltigkeit bzw. der nachhaltigen Entwicklung. Der Kurzvortrag von Ivo De Gennaro spricht, in einem ihrer Namen (nämlich “Europaregion” bzw. “Euregio”), die Art der Räumlichkeit an, die die Innovation – und das heißt die moderne Technik – für sich einrichtet.

Links: Albrecht Dürer, Käuzchen (1508)

De Gennaro – Entgrenzung

Gedinat – Systematische Innovation

Seminar | Musikalische Phänomenologie

Vom 25. bis zum 29. Juni findet an der Akademie für deutsch-italienische Studien Meran unter der Leitung von Konrad von Abel ein Seminar zur musikalischen Phänomenologie statt. Der Begriff “musikalische Phänomenologie” bezieht sich auf das musikalische Denken von Sergiu Celibidache, dessen langjähriger Schüler und Assistant Konrad von Abel war. Während des Seminars werden zentrale Begriffe jenes Denkens erarbeitet und an musikalischen Beispielen erprobt. Die Teilnehmerzahl ist begrenzt. Informelle Anmeldungen mit kurzem Lebenslauf können an die E-Mail-Adresse info@adsit.org gerichtet werden

Saggio | Il pensiero pensante e le “Operette morali” di Leopardi

Il saggio di Luca Carbone Il pensiero pensante. Approssimazione delle «Operette morali» di Giacomo Leopardi avvia un’indagine della dimensione propriamente metafisica dell’opera, con riguardo anche alla sua lunga e multiforme ricezione nella cultura italiana, da De Sanctis a Gentile, da Russo a Luporini e a Binni, fino a Contini e Timpanaro, e alle più recenti trattazioni critiche e filosofiche (Prete, Severino). Ne emerge un quadro singolare e complesso, nel quale le varie posizioni in campo, pur nelle loro differenze specifiche, sembrano non attingere il senso genuino dell’impresa leopardiana.A sinistra: Giorgio Morandi, Natura morta (1960)

Carbone – Il pensiero pensante. Approssimazione delle «Operette morali» di Giacomo Leopardi

Novità editoriale | La provenienza dell’arte

Esce in libreria, per i tipi di Ibis, il nuovo libro di Gino Zaccaria, La provenienza dell’arte. Atena e l’enigma.

Il tema del libro è la provenienza dell’arte — non nel senso della sua nascita storica o della sua genesi culturale, bensì in quello, originario e in sé attendibile, del «regno che vige già prima di ogni arte e che concede all’arte ciò che le si addice, ciò che fa di essa quell’indole che è».

La trattazione mostra come tale regno possa essere attinto con sufficiente nitidezza solo se il pensiero si volge indietro verso l’antico mondo greco, affidandosi in particolare alla voce e ai cenni della dea Atena, conservati nelle opere della poesia e della filosofia.

Ciò che infine apparirà non sarà una nozione astratta di arte, né, tantomeno, un suo concetto spendibile nell’attualità, ma il suo enigma, ossia — posto di udire questa parola “con orecchie greche” — la promessa di una conversione dell’arte stessa verso un suo “altro inizio”.

Acquista il libro sul sito di Ibis edizioni. — Scarica qui l’errata-corrige del volume.

Aufsatz | oikonomia bei Aischylos

Der Beitrag von Markus Gruber, der zunächst 2013 im ersten Band der neuen Reihe „Elementa Œconomica“ erschien, geht von Wortbedeutung und Sinngehalt der altgriechischen Vokabel he oikonomia aus: Gegenstand dieser „Haushaltung“ ist nicht nur, wie aus neuzeitlichem Verständnis angenommen werden könnte, der Umgang mit Besitz und Reichtum, sondern auch derjenige mit Familie, Ehe und Nachkommenschaft. Anhand der Leitbegriffe „chrematisch-ökonomisch“ und „genos-ökonomisch“ wird dieser konflikt-reichen, da stets in die Sphäre der Polis ausgreifenden Konzeption des Oikos in der 458 v. Chr. uraufgeführten Tragödie Agamemnon nachgegangen, dem ersten Stück der Orestie des Aischylos. Hier findet sich auch der zweitälteste Beleg in der erhaltenen griechischen Literatur für he oikonomos, „die Hauswalterin“ – diese aber ist der Groll als Inbegriff tragischen Handelns und Vergeltens im Haus des Atridengeschlechts.

Links: Pieter Bruegel der Ältere, Landschaft mit dem Sturz des Ikarus

Gruber – Reichtum und Familie im ‚Agamemnon’ des Aischylos. Ein  Konomischer Ansatz zur Interpretation der Tragödie

Recensione | “Antisemitismo metafisico”?

Il saggio di Maurizio Borghi “Antisemitismo metafisico”? è una recensione ragionata del libro di Dontella Di Cesare Heidegger e gli ebrei. I “Quaderni neri”, apparso alla fine del 2014 da Bollati Boringheri. La tesi di Donatella Di Cesare, ampiamente riportata dai giornali italiani, secondo cui i Quaderni neri articolerebbero una forma di “odio per gli Ebrei” di provenienza metafisica, è messa alla prova e discussa alla luce degli argomenti sviluppati nel libro. Il saggio mostra gli assunti di fondo e le debolezze argomentative su cui tale tesi si basa.

Per un’analisi dei principali format argomentativi utilizzati nella trentennale polemica su “Heidegger e il nazismo” (e in parte ripresi nel libro di Donatella Di Cesare) si rinvia al Libro bianco.

Con la pubblicazione di questo saggio, eudia vorrebbe contribuire a un dibattito intorno ai taccuini di Heidegger, che sia basato, innanzitutto, su una rigorosa ed ermeneuticamente avvertita interpretazione dei testi e dei fenomeni. (Segnalazioni e commenti a info@eudia.org)

A sinistra: Paul Klee, Heroische Rosen (1938)

Borghi – “Antisemitismo metafisico”?

Testo originale | “…se proprio lo si vuole sapere…”

Pubblichiamo, in originale e in traduzione italiana, un breve estratto dai taccuini di Martin Heidegger degli anni 1938/39, contenuto nel volume 95 della Gesamtausgabe. Il passo chiarisce, “se proprio lo si vuole sapere”, come, secondo Heidegger, debba essere pensato il rapporto fra il tratto costitutivo di un’epoca (qui: il tempo nuovo) e le “nazioni”, ovvero le umanità geniturali che, in vario modo, lo implementano. Tale passo fa comprendere, da solo, come la nozione di qualcosa come un “antisemitismo metafisico” (ovvero “ontologico”, ecc.) sia, alla luce del pensiero di Heidegger, e in più sensi, un Unbegriff, ossia un concetto mancato, un non-concetto, il quale, dunque, nel pensiero stesso non trova spazio, se non (laddove qualcuno si ostinasse a voler dare al non-concetto la dignità di un pensiero) quello necessario a mostrarne l’inattendibilità.

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Aufsatz | Das Gerundivum

Der Aufsatz Das Gerundivum von Ivo De Gennaro erschien zunächst in der französischen Übersetzung von Hadrien France-Lanord als Beitrag zur Festschrift für François Fédier (La fête de la pensée, Paris 2001). Der deutsche Text wird hier zum ersten Mal veröffentlicht.

Die Überlegung nimmt den Ausgang von einer Bemerkung des Dichters Ossip Mandelstam zum lateinischen Gerundivum. Auf dem Weg soll Paul Celans dichterische Übersetzung dieses zum grammatikalischen Terminus erstarrten Wortes ahnungsweise verdeutlicht und hörbar gemacht werden.

Links: Martiros Saryan, Landschaft mit Blick auf den Ararat, 1937

De Gennaro — Das Gerundivum

Essai | Technodicée: l’économie de la pensée

Pubblichiamo il saggio di Henri Crétella Technodicée – l’économie de la pensée. In questo testo inedito viene approfondito il senso della fondazione del diritto d’autore (o “diritto d’edizione”) in Kant e in Fichte a partire dall’opposizione tra dignità e utilità. Sulla scorta di un’esplicitazione di alcuni tratti impensati di tale opposizione, il saggio mostra come la suddetta fondazione illumini il senso e la natura dell’opera – in particolare l’opera del pensiero – nell’epoca della tecnica.

A sinistra: Paul Klee, Einst dem Grau der Nacht enttaucht… (1918)

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