La lettura di marzo è la traduzione di un passo della Metafisica di Aristotele, in cui il pensatore delucida la differenza – o la scissura – tra il filosofo, il dialettico e il sofista. Poiché la scissura consiste nello stesso filosofare, essa scinde, per così dire, senza appello: il dialettico e il sofista, pur applicandosi variamente all’indole che, innanzitutto, sta a cuore al filosofo, ne restano, ciascuno a suo modo, fatalmente avulsi.